Dalla Costa dei Trabocchi alla Maiella passando per l’artigianato artistico abruzzese

Cose da fare in Abruzzo: tra i trabocchi e la Maiella visitare un laboratorio di ceramica!

Ciao amici della ceramica (e non solo) il vostro blogger Mani è tornato!

Come sapete già, trascorro le mie giornate all’interno del laboratorio Ceramiche Liberati, una vera e propria fucina creativa dove ogni giorno gli artigiani Liberati ne inventano di nuove; li osservo silenziosamente mentre le loro mani sembrano “danzare” tra argilla, tornio, pennelli e colori, mi sento un privilegiato nel poter ammirare da così vicino una vera e propria bottega di artigianato artistico abruzzese, che tutti dovrebbe visitare, anche solo per curiosità.

Per chi non lo sapesse all’interno del laboratorio è presente un ampio punto vendita di circa 500 mq dove poter ammirare (e perché no acquistare) la bellezza della ceramica abruzzese e italiana. La prima volta che si visita il punto vendita di Ceramiche Liberati è sempre uno “shock”, vi sono così tanti colori, generi, forme, tecniche che si rimane senza fiato: dalle ceramiche più tradizionali che raffigurano paesaggi, costa dei trabocchi, mietitrici, riproduzioni mitologiche si passa all’oggettistica per casa con decori tipici abruzzesi come il fioraccio, rosa spina ect raffigurati su barattoli, poggiamestoli, oliere in ceramica, piatti, servizi da caffè, antipastiere, tazze, portarrosticini, lampadari, magneti, campanelle souvenir d’Abruzzo come il famosissimo magnete arrosticino, guerriero di capestrano…e moltissimo altro ancora, per poi passare nella stanza “segreta” ed immergersi nella ceramica moderna e contemporanea, dove si possono ammirare opere d’arte in ceramica uniche, che vanno oltre la vostra immaginazione, alcune di loro quasi si fatica a pensarle che siano in ceramica, ed invece sì. Un altro angolo meraviglioso è la “parete” della cuerda seca, rimarrete stupefatti dalla potenza dei colori e dalla minuziosa decorazione, tra queste una tra tutte si inspira alla Presentosa, il noto gioiello abruzzese. Ma descrivere tutto quello che potrete amminare nel punto vendita è impossibile, alcuni lo definiscono un vero e proprio “museo della ceramica“, a questo punto non vi resta che vedere con i vostri occhi. L’invito che vi faccio è quello visitare il laboratorio di Ceramica Liberati (anche solo per pura curiosità), un luogo da non perdere se si è in vacanza in Abruzzo e ancor di più se siete abruzzesi. Ecco il link di un video su youtube che vi mostra qualcosa in più di quello che ho provato a descrivervi.

Il laboratorio Liberati è situato in un punto strategico abruzzese: Villamagna (Ch), noto per essere anche il paese della Doc più piccola d’Italia: Villamagna Doc per l’appunto, un vino rosso che consiglio di assaggiare. Vi lascio il link della localizzazione del punto vendita Ceramiche Liberati (aggiungere mappa Google), da qui raggiungerete velocemente e comodamente sia la costa dei trabocchi, sia la Maiella passando agevolmente per Guardiagrele dove è possibile visitare, oltre al borgo, l’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico che nel mese si agosto allestisce una vera e propria mostra con le opere degli artigiani abruzzesi in vari settori: ceramica, oreficeria, tessuti, legno e molto altro…se siete in Abruzzo in quel periodo vi invito ad una visita.

Dal laboratorio si arriva sulla costa dei Trabocchi (ovvero la fascia costiera che va dalla foce del fiume Foro, tra Francavilla al Mare ed Ortona in Abruzzo, fino alla foce del fiume Trigno) in circa quindici minuti, per vedere i primi trabocchi di San Vito Chietino occorrono ulteriori quindici minuti. Sapete che l’edizione 2023 del Giro di Italia prenderà il via proprio da qui? Per chi non la conoscesse sulla costa dei trabocchi è stata realizzata la ciclopedonale, chiamata “La Via Verde d’Abruzzo”, che con i suoi 42 chilometri costeggia uno dei tratti più suggestivi della costa adriatica, non vi resta che visitarla.

Per maggiori informazioni su cosa sono i Trabocchi vi riporto qui il link di un mio articolo.

Il laboratorio di Ceramiche Liberati, non è solo un punto strategico per la costa dei Trabocchi, ma lo è anche per gli appassionati di montagna, perché si potrà raggiungere la Maiella in soli 30 minuti. Sapete che l’Abruzzo è uno dei pochi posti al mondo, dove è possibile sciare con vista mare?!? Se non ci credete…dovete per forza venire: “Vedere per credere!”.

Non voglio dilungarmi troppo, spero di avervi incuriosito almeno un po’ sulla fantastica bottega delle ceramiche Liberati!

Venite a trovarmi! Dove??? Credo che si è capito, ma nel dubbio in Abruzzo a  Villamagna, in Via Val di Foro, 101 clicca sul  link di maps!

A presto, il vostro Blogger

Mani

Regali di Natale in ceramica artigianale

Regali di Natale in ceramica artigianale, unici e personalizzati

Regali di Natale in ceramica artigianale, idee per dei doni unici e anche personalizzati

oh oh oh!

E ci siamo anche quest’anno – il periodo più magico di tutti è alle porte! Qui, nel Laboratorio di Ceramiche Liberati, i nostri artigiani già da diversi giorni stanno lavorando per realizzare gli “ordini” natalizi, sembrano i folletti di Babbo Natale. Il Laboratorio si riempie di “ceramica natalizia” di tutte le forme, manufatti ancora in terracotta pronti per essere decorati, personalizzati e regalati! L’esposizione invece è già allestita per festa 😉 centinaia di palline di ogni forma e decoro, dalle più classiche alle più sfiziose creazioni moderne dall’elevata particolarità; decine di Presepi in ceramica per ogni gusto – dalle figurine da collezione alle originali composizioni incorporate nelle sfere di ceramica. Non manca anche l’oggettistica per casa e per cucina decorata a tema natalizio: candelabri, vassoi, sperlunghe, alzatine, tazze, tazzine e molto altro ancora!

Davvero, qui l’immaginazione non basta, bisogna visitare il Laboratorio Liberati e ammirare con i propri occhi la bellezza del Natale, tutto in ceramica😕 Via Val di Foro 101, 66010 Villamagna (CH).

Come scegliere dei regali di Natale originali?

Tutti sappiamo quanto a giorno d’oggi sia difficile fare un regalo che soddisfi il gusto di chi lo riceve… ad un certo punto ci siamo ritrovati ad essere pieni di cose che, oltre al valore economico cumulativo, non hanno neanche un valore affettivo. Spesso si tratta di oggetti senz’anima, spersonalizzati e la loro “fama” dura al massimo qualche settimana, forse un paio di mesi, per poi essere riposti nelle “scatole” d’origine.

Oggi voglio darvi qualche spunto per un regalo speciale, tanto da farlo diventare un cimelio di famiglia! Ovviamente artigianale, creato con amore e passione dalle mani esperte dell’artigiano che mette anima e competenza nella sua realizzazione. Manufatti che portano calore e riempiono l’ambiente di energia positiva, perché realizzati con tanta dedizione.

Palline di Natale e addobbi natalizi disponibili all’acquisto online Pallina di Natale personalizzata in ceramica artigianale di Ceramiche Liberati

PALLINE UNICHE DI DESIGN Ogni articolo della linea Design Natale 2018 è dipinto a mano e segue le tradizionali tecniche di lavorazione della ceramica. Oltre al raffinato design e l’innato talento degli artigiani Liberati, per la decorazione degli oggetti da design natalizio vengono impiegati materiali preziosi come oro zecchino, platino e lustri metallici e tecniche particolari come si può vedere da articoli particolari come le palline di Natale traforate a mano in ceramica bianca.

PALLINE DI NATALE CLASSICHE in ceramica artigianale realizzate e decorate a mano con i decori natalizi classici, a fascia floreale geometrica e paesaggi invernali. Tra le decorazioni natalizie proposte troverete palline in ceramica di forme e dimensioni diverse, come palline a sfera, a forma di trottola o di goccia, a forma schiacciata. La tradizione locale è rappresentata dalla pallina con il decoro a Fioraccio abruzzese. Non mancano decori natalizi tematici come “Santa famiglia”, Stelle di Natale e puttini natalizi.

Pallina di Natale personalizzata: la ceramica creativa per un Natale speciale

Come ben sapete, tutti i prodotti della ceramica artigianale sono originali e molto spesso realizzati in un unico esemplare non riproducibile il che, di fatto, li rende unici. Praticamente qualsiasi manufatto artigianale può essere personalizzato in mille modi in base alla richiesta. In quest’ottica per il Natale 2018, mettendo a disposizione le proprie competenze, gli artigiani del Laboratorio si concentrano su proposte di personalizzazione per dare la possibilità a tutti di regalare un oggetto unico ed esclusivo. Partendo dalle palline, cominciate ad immaginare quale ricordo, augurio, frase significativa o immagine fotografica vorreste vedere sulla vostra pallina di Natale personalizzata? Vi rimando ad un mio articolo blog precedente per sapere come richiedere la personalizzazione di una pallina di Natale: forma, decoro, fotoceramica.

Buoni per i corsi di ceramica e workshop

Gift Card ceramica Un giorno con l'argilla da Ceramiche Liberati AbruzzoI buoni regalo per i corsi completi di ceramica o workshop  sono ideali per chi ama il contatto con l’argilla e vuole sperimentare la foggiatura al tornio o decorare un piatto o una mattonella in ceramica. Attualmente sul sito e-commerce www.liberati.net è possibile acquistare due Gift Card: “Un giorno con l’argilla” e “Decoriamo la ceramica” e due buoni regalo per i corsi completi “Modulo: Decorazione” e “Modulo: Modellazione dell’argilla“. Il Laboratorio da anni organizza anche corsi di ceramica per gruppi sia sulla modellazione dell’argilla sia sulla decorazione della ceramica.

Strumenti musicali natalizi: zampogne e ciaramelle in ceramica

Strumenti musicali natalizi-zampogne e ciaramelle in ceramica artigianale_Ceramiche LiberatiTutti sappiamo che le regioni italiane da sempre vengono identificate per determinate caratteristiche distintive come il cibo, la lingua, l’arte e tradizioni regionali. Anche uno dei più piccoli strumenti musicali come la ciaramella, apparentemente sconosciuto, ha una lunga storia e rispecchia una tradizione pastorale secolare diventando anch’essa un elemento regionale distintivo. In diverse zone dell’Italia, a seconda del dialetto, la Ciaramella viene chiamata in diversi modi: cornetta, ciaramedda, totarella, bifara, trombetta, pipìta, cialumbella, ecc. I due strumenti musicali che caratterizzano la tradizione musicale natalizia della nostra regione Abruzzo, sono proprio la zampogna e la ciaramella, quest’ultima realizzata in ceramica dal Maestro Giuseppe Liberati. Un regalo molto originale per chi apprezza la tradizione musicale abruzzese già disponibile sul nostro sito e-commerce oppure direttamente in Laboratorio.

Venite a visitare il Laboratorio Ceramiche Liberati! Dove tutti gli indecisi riusciranno a trovare il regalo giusto, andando a soddisfare anche richieste più bislacche! Parola di #Mani, il super blogger della ceramica artigianale!

A presto!

Come dipingere sulla ceramica con pennello_Ceramiche Liberati

Dipingere sulla ceramica: l’arte di essere artigiani 

In questo articolo del blog sulla ceramica vi racconto come dipingere sulla ceramica con la tecnica a pennello sull’esempio di un piatto in ceramica da muro.

Dipingere sulla ceramica: l’arte di essere artigiani

Bentornati!

Oggi parliamo della pittura sulla ceramica o meglio di come dipingere sulla ceramica a mano con pennello utilizzando dei particolarissimi colori ceramici. Chiariamo subito, esistono davvero tanti metodi di decorazione della ceramica a partire dalla tecnica del raku, della cuerda seca (smalti a rilievo), smalti a strappo, ingobbio, fotoceramica (stampa digitale su ceramica, chiamata anche “arte digitale”) e cosi via. In questo articolo parliamo della più classica delle tecniche di decorazione della maiolica: a pennello con colori ceramici.

Ceramiche Liberati è un laboratorio unico! Spesso le botteghe di artigiani si specializzavano in una piuttosto che un’altra tecnica di lavorazione e/o decorazione della ceramica, il Laboratorio Liberati ha da sempre allargato le proprie prospettive. L’obiettivo della famiglia Liberati, sotto la guida del Maestro Giuseppe, è sempre stato quello di creare la ceramica artigianale a 360º, una vera e propria fusione di tecniche innovative e tradizionali. Con questo spirito artistico Ceramiche Liberati fa “nascere” ceramiche di ogni tipo. Scherzosamente dico che “gli artigiani Liberati fanno e possono creare qualsiasi cosa si possa immaginare in ceramica: da un piccolo oggetto a una grande opera d’arte!”. 😉

Come viene dipinto un piatto da muro in ceramica

Smaltatura della ceramica per immersione_Ceramiche LiberatiSMALTATURA: Prendo come esempio un piatto decorativo in ceramica, che può essere decorato con motivi floreali, paesaggi, ornati, figurativi e molto altro. Per iniziare la decorazione prendiamo un piatto in terracotta che i ceramisti professionisti chiamano “biscotto”. Il nostro piatto prima deve essere smaltato a immersione, quindi intinto in un bagno di smalto liquido, oppure con una delle altre tecniche di smaltatura come quella a spruzzo, a pennello, a cascata. Guardando artigiani esperti mentre eseguono la smaltatura a immersione potrebbe sembrare molto facile, in realtà bisogna stare particolarmente attenti a diversi aspetti. Lo smalto deve avere una giusta consistenza per poter essere distribuito in modo omogeneo su tutta la superficie.

PREPARAZIONE ALLA DECORAZIONE: Una volta smaltato il nostro piatto, si dovrà attendere che lo smalto sia ben asciutto prima di procedere con la decorazione. Spesso per i decori geometrici viene utilizzata la tecnica dello spolvero per tracciare le linee del disegno sulle quali poi si svilupperà il decoro. Lo spolvero viene eseguito con un foglio di carta forato lungo i contorni del disegno da riprodurre, che viene appoggiato sulla superficie e battuto con una specie tampone di stoffa contenente la polvere di carbone. In questo modo, attraverso i fori della carta, il carbone si deposita sulla superficie dell’oggetto smaltato tracciando dei leggeri i contorni del disegno. Durante la cottura il carbone si dissolve e non lascerà tracce sul decoro finito. L’utilizzo dello spolvero non è necessario per i decori artistici come paesaggi o composizioni floreali che vengono eseguiti a mano libera e sono a discrezione dell’artista.

DECORAZIONE: Bene, a questo punto non rimane altro che dipingere! Come già detto, i colori ceramici sono molto particolari perché devono resistere ad altissime temperature durante la cottura finale del nostro piatto. I colori per dipingere sulla ceramica vengono ottenuti da diversi ossidi metallici, terre e minerali. Ad esempio, le tonalità verdi derivano dall’ossido di rame, quelle gialle dall’ossido di ferro, così come l’ossido di cobalto necessario per produrre gli azzurri e l’ossido di manganese per i bruni. In commercio questi colori si trovano sotto forma di polveri che poi vanno diluiti con acqua in base all’intensità che si vuole ottenere. Durante la decorazione a pennello bisogna sempre fare attenzione alla pressione che si esercita e alla densità del colore! Infine, solitamente per i piatti da muro, viene realizzato un filetto sul bordo del piatto con un colore in armonia con le tonalità cromatiche del decoro, come se quest’ultimo fosse incorniciato.

COTTURA: Il nostro piatto, smaltato e poi dipinto, è pronto per la cottura finale, detta anche seconda. Il piatto verrà cotto in un forno ceramico a 930-940ºC per circa 12 ore consecutive. Durante la cottura lo smalto e i colori fondono e vetrificano rendendo il nostro decoro indelebile e resistente anche agli agenti atmosferici. Per delle rifiniture particolari come oro zecchino o platino, i manufatti vanno in forno anche per la terza cottura, a 770 °C per un totale di ca. 10 ore.

Dipingere sulla ceramica è molto difficile, ma con impegno e dedizione chiunque sotto la guida di un esperto può riuscirci. Periodicamente Ceramiche Liberati organizza  corsi di decorazione sulla ceramica aperti a tutti! Il corso di decorazione prevede la presentazione delle tecniche di smaltatura e decorazione a pennello. Per maggiori informazioni vi rimando all’articolo dedicato al corso di decorazione della ceramica oppure contattate direttamente il laboratorio Liberati.

“Rendere complicato ciò che è semplice è cosa banale; trasformare ciò che è complicato in qualcosa di semplice, incredibilmente semplice: questa è creatività.” Cit. Charles Mingus

A presto!
Vostro, Mani.

 

Arrosticini e accessori in ceramica artiginale_Ceramiche Liberati

Simboli d’Abruzzo: il culto degli arrosticini e accessori in ceramica artigianale 

Simboli d’Abruzzo: il culto degli arrosticini e accessori in ceramica artigianale 

Bentornati!

Finalmente è arrivata la primavera! Anche a me piace passare le giornate all’aperto in compagnia degli amici e godermi l’aria primaverile. Forse c’è qualcuno che non ne è ancora convinto… ma la stagione delle scampagnate “all’abruzzese” è ufficialmente aperta 😉 Tra le varie delizie abruzzesi che rappresentano una pietanza-simbolo della nostra regione al primo posto c’è l’arrosticino, il re indiscusso del picnic all’aperto. Comodissimi da cucinare sulla brace, gli arrosticini sono molto gettonati per qualsiasi occasione.

Soprattutto negli ultimi anni l’arrosticino è diventato uno dei simboli più conosciuti dell’enogastronomia abruzzese. I locali che propongono arrosticini, preparati con la carne di pecora o di castrato, sono dappertutto: dalla montagna fino alle coste. Tuttora si discute sul luogo dove ebbero origine gli arrosticini. Qualcuno sostiene che sono nati nella provincia di Pescara, altri dicono nel teramano. D’altronde, questo dibattito ha il suo fascino e in fondo gli arrosticini teramani sono buoni tanto quanto quelli pescaresi 😉

Tradizione della ceramica abruzzese

Magnate arrosticino abruzzese in ceramica, Ceramiche Liberati

Magnete Arrosticino d’Abruzzo realizzato e decorato a mano in ceramica artigianale.

Di per sé, la produzione della ceramica è una caratteristica distintiva della regione Abruzzo, una tra le regioni italiana dove la ceramica ha origini antichissime. Il Laboratorio Ceramiche Liberati da sempre orientato all’innovazione e alla sperimentazione, ha riservato un posto speciale alle tradizioni regionali (nel senso stretto). Tra i manufatti in ceramica realizzati con l’etichetta “Simbolo d’Abruzzo” vi sono sculture con i tipici animali abruzzesi del parco, calamite con immagini dei costumi tipici e paesaggi rappresentativi come i Trabocchi, il Guerriero di Capestrano, ecc. Anche i decori tipici della ceramica abruzzese come il Fioraccio tradizionale, la rosa spina, il riquadro, sono gelosamente custoditi e utilizzati nella realizzazione di manufatti tipici regionali. A questo si aggiunge il decoro Paesaggio naturalistico: dipinto sulla ceramica riproduce i paesaggi abruzzesi, spesso questi vengono realizzati su creazioni artigianali di grande spessore artistico. In quest’ultimo caso si tratta di manufatti importanti come piatti, vasi, otre e anfore di grandi dimensioni che rappresentano la ceramica tradizionale e figurativa.  

Arrosticini e accessori in ceramica creativi

PORTAARROSTICINI: Tra gli articoli prodotti dal Laboratorio Liberati non poteva mancare anche l’arrosticino in ceramica. Ceramiche Liberati realizza i portarrosticini a forma di cartoccio che rappresentano  un’alternativa alla tradizionale brocca con i manici, spesso proposta dai ristoranti e dalle trattorie abruzzesi. La ceramica permette di conservare il calore degli arrosticini cotti al carbone e la forma capiente del portarrosticino evita l’utilizzo della carta argentata. Il portarrosticino in ceramica è un accessorio utile e comodo per la tavola degli amanti della cucina tradizionale tipica abruzzese, facile da pulire può essere lavato anche in lavastoviglie a max 60º. Il porta arrosticini può essere decorato e personalizzato anche con logo aziendale applicato con la tecnica della stampa digitale su ceramica. Al momento sono disponibili all’acquisto online sul presente sito porta arrosticini con tre diversi decori: Fioraccio, color terracotta e fascia di rose.

ARROSTICINO IN CERAMICA: Il magnete in ceramica a forma di arrosticino, è un omaggio al prodotto agroalimentare diventato emblema dell’Abruzzo. Rappresenta di sicuro uno tra i piatti tipici abruzzesi più apprezzato in Italia ed all’estero, non si può visitare tale regione italiana senza provarli. L’Arrosticino a magnete in ceramica, realizzato artigianalmente e dipinto a mano con autentico spiedino in legno, è un gadget artigianale unico e sfizioso, da regalare e regalarsi. Anche in questo caso è possibile personalizzare la scritta, con il nome del luogo o del ristorante.

Vi consiglio di dare un’occhiata anche agli accessori di ceramica per il vino, un altro simbolo d’Abruzzo per eccezione! Per oggi è tutto, vi auguro una gustosa scampagnata con o senza arrosticini a seconda dei vostri gusti culinari!

Vostro, Mani.

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Strumenti musicali natalizi-zampogne e ciaramelle in ceramica artigianale_Ceramiche Liberati

Strumenti musicali natalizi: zampogne e ciaramelle in ceramica

Strumenti musicali natalizi: zampogne e ciaramelle in ceramica

Amici della ceramica, ben ritrovati sul blog della ceramica!

Il Natale è alle porte! Qui, nel Laboratorio di Ceramiche Liberati, i nostri artigiani stanno lavorando tantissimo per realizzare gli “ordini” natalizi, sembrano i folletti di Babbo Natale 😉 e mi piace osservarli mentre realizzano e decorano a mano palline di Natale e i vari manufatti in ceramica ordinati per l’occasione! Oggi vorrei parlarvi della tradizione musicale natalizia che caratterizza la nostra regione Abruzzo, più precisamente degli strumenti musicali natalizi come la zampogna e la ciaramella. Un anno fa vi ho presentato il lavoro del Maestro Giuseppe Liberati, ovvero la realizzazione della primissima ciaramella in ceramica al mondo. Vi ricordate? Nel mio vecchio articolo dal titolo Melodia dei pastori: la prima ciaramella in ceramica! troverete tutte le informazioni sulle fasi di lavorazione della ciaramella in ceramica e dell’Evento di presentazione che si è svolto il 18 dicembre 2016 presso il Teatro Cinema Garden di Guardiagrele (Ch) Abruzzo – Italia.

Ciaramelle in ceramica come strumenti musicali natalizi

Strumenti musicali natalizi-zampogne e ciaramelle in ceramica_Ceramiche LiberatiTutti sappiamo che le regioni italiane da sempre vengono identificate per determinate caratteristiche distintive come il cibo, la lingua, l’arte e tradizioni regionali. Anche uno dei più piccoli strumenti musicali come la ciaramella, apparentemente sconosciuto, ha una lunga storia e rispecchia una tradizione pastorale secolare diventando anch’essa un elemento regionale distintivo. Difatti ogni regione ha la sua Ciaramella, che può differenziarsi a secondo degli stili e delle caratteristiche organologiche differenti, questo particolare piffero può essere definito come una famiglia di strumenti similari, piuttosto che come un unico strumento. In diverse zone dell’Italia, a seconda del dialetto, la Ciaramella viene chiamata in diversi modi: cornetta, ciaramedda, totarella, bifara, trombetta, pipìta, cialumbella, ecc. In alcune aree però il termine ciarammelle (Alta Sabina) o cirammeddi (Sicilia e Calabria) potrebbe essere utilizzato per definire la zampogna, proprio perché la zampogna sembra essere nata dall’accostamento di due ciaramelle unite da una riserva d’aria con un otre per rafforzarne il suono.

I Pifferari” sono musicisti che tradizionalmente appartengono alle regioni del Centro-Sud italiano: Abruzzo, Lazio, Campania, Lucania, Calabria e Sicilia. Nel periodo natalizio arrivavano nelle nostre piazze dove con zampogna e canto si esibiscono con melodie festose tipiche del Natale.

Suonare la Zampogna: arte e tradizione 

Qui vi riporto il testo che presenta utili informazioni tecniche e qualche esercizio per apprendere l’uso dello strumento dall’articolo di Pietro Ricci “Costruttore di zampogne e caramelle”.

“Queste poche informazioni – integrale da alcuni esercizi musicali finali – spero siano utili per quanti vogliano iniziare a suonare una zampogna molisana “con chiave”. Esse sono un compendio del “Metodo didattico-teorico-pratico per suonare la zampogna e la ciaramella” da me scritto nel 1993. Il metodo venne usato, quale testo-dispensa, dagli iscritti alla Scuola di Musica per Zampogna che nel 1993-94-95 fu organizzato dal Circolo della Zampogna di Scapoli.”

La Ciaramella

Ho già detto in precedenza che la zampogna è essenzialmente uno strumento da accompagnamento e che va suonato insieme ad uno strumento solista, che nella quasi totalità dei casi “tradizionali” è la ciaramella, detta in dialetto biffera.

La ciaramella – cosi come le camme della zampogna – viene costruita in due parti collegate tra di loro:

  • il fuso provvisto di fori digitali per la modulazione del suono;
  • la campana.

Rispetto alle canne sonore a modulazione di suono della zampogna (ritta e manca), la ciaramella ha un numero maggiore di fori digitali e viene impugnata con entrambe le mani:

  • le 5 dita della mano sinistra si articoleranno sui 4 fori superiori più vicini all’imboccatura e su quello posteriore per il pollice;
  • le 4 dita della mano destra (pollice escluso) saranno posizionati sui rimanenti 4 fori inferiori.

L’ancia. La ciaramella ha un’ancia, che si presenta più tozza rispetto a quelle realizzate per la zampogna. Ogni modella di ciaramella ha un suo tipo di ancia, differente per dimensioni. La fabbricazione di quest’ancia è del tutto simile a quella delle ance per zampogna.

L’ancia della ciaramella viene tenuta direttamente tra le labbra del suonatore, che ha la possibilità concreta ed immediata di poter variare la tonalità dello strumento, in un intervallo che si avvicina sensibilmente al semitono. Ciò può avvenire:

  • inserendo più o meno profondamente l’ancia nella canna dello strumento;
  • inserendo più o meno profondamente l’ancia nella bocca;
  • premendo leggermente sulle linguette con le labbra, o coi denti come se si volesse mordere.

Strumenti musicali natalizi-zampogne e ciaramelle in ceramica italiana_Ceramiche LiberatiAccordatura. Come per la zampogna, talvolta capita che dai fori presenti sulla biffera non fuoriesce l’esatta nota corrispondente al foro. Questo può accadere perché l’ancia non è stata perfettamente realizzata. Per correggere l’errata intonazione viene usata la cera d’api, cosi come già spiegato per i fori digitali dei charter della zampogna.

Oltre ai nove fori digitali, in prossimità della campana, è presente un foro supplementare che serve per l’eventuale accordatura dell’ultima nota, quella più grave. Chiudendo progressivamente questo foro supplementare, si ottiene il graduale abbassamento di tono della nota più grave.

Mentre la zampogna risulta abbastanza difficile a suonare a lungo con uno strumento accordato e con tonalità precisa, per fortuna, con la ciaramella, questo problema e di gran lunga più semplice da risolvere.

Sul sito e-commerce di Ceramiche Liberati sono già disponibili all’acquisto online Le ciaramelle in ceramica realizzate dal Maestro Giuseppe Liberati, un’idea regalo perfetta per gli amanti della musica. In particolare trovate ciaramelle con tre decori dipinti a mano: Arabesco, Fascia floreale e Oriente blu.

Per oggi vi saluto  con questa frase che ha Natale diventa ancor più significativa:

“C’è musica classica talmente bella da diventare popolare e leggera, e c’è musica leggera talmente bella da diventare classica. Quando la musica è bella è bella e basta.” Cit. Andrea Bocelli

A presto!
Vostro, Mani.

Pallina di Natale personalizzata in ceramica artigianale italiana

Pallina di Natale personalizzata: la ceramica creativa per un Natale speciale

Pallina di Natale personalizzata: la ceramica creativa per un Natale speciale

Appassionati del magico mondo della ceramica, bentornati!

Ormai l’inverno si sta avvicinando e con esso la voglia di preparare le nostre case per Natale e organizzarci con i regali da donare a parenti e amici. L’atmosfera natalizia porta con se il desiderio di far festa, riunirsi nel salotto circondati dagli addobbi natalizi e un bel albero pieno di colori ed emozioni. Il Laboratorio Ceramiche Liberati, pronto per ogni sfida creativa, ha già iniziato a dedicarsi alla realizzazione di palline di Natale personalizzate, Presepi in ceramica artigianale e tanti  altri manufatti che serviranno ad addobbare la casa per il Natale.

Come ben sapete, tutti i prodotti della ceramica artigianale sono originali e molto spesso realizzati in un unico esemplare non riproducibile il che, di fatti, li rende unici. Ogni creazione, per la sua forma e per il suo decoro, nel complesso rappresenta l’esperienza e la bravura dell’artigiano che la realizza. Qualsiasi manufatto artigianale può essere personalizzato in mille modi in base alla richiesta. In quest’ottica per il Natale 2018, mettendo a disposizione le proprie competenze, gli artigiani del Laboratorio si concentrano su proposte di personalizzazione per dare la possibilità a tutti di regalare un oggetto unico ed esclusivo. Partendo dalle palline, cominciate ad immaginare quale ricordo, augurio, frase significativa o immagine fotografica vorreste vedere sulla vostra pallina di Natale personalizzata?

Palline di Natale personalizzate, uniche ed esclusive

Il Laboratorio Liberati da anni realizza vari addobbi natalizi e, grazie alla creatività di propri artigiani, ogni anno riesce a stupire i propri clienti e ammiratori con idee, invenzioni e nuovi decori. Qui vi mostro alcune delle palline uniche ed esclusive: con oro e platino, con lustri metallici, traforate a mano, ecc.

Pallina di Natale personalizzata in ceramica artigianale di Ceramiche Liberati

Di base le forme classiche realizzate sono: a sfera, a goccia, trottola e schiacciate, tutte personalizzabili per colore e decoro. Oltre a queste forme, che oramai sono diventate standard, Ceramiche Liberati realizza palline di Natale dal design unico come Sfere di Natale traforate e a intreccio in ceramica artistica bianca  ed esclusive come Pallina di Natale tricolore, realizzata completamente a mano in omaggio ai colori della bandiera italiana, un vero e proprio simbolo del Made in Italy natalizio. Particolarissime e uniche sono anche le palline decorate con la tecnica della cuerda seca da Marta Liberati, giovane ceramista che, nonostante la forma curva delle palline in ceramica, riesce a decorare perfettamente tutta la superficie della sfera natalizia.

Come personalizzare una pallina di Natale in ceramica?

  • Scegliere la forma

Prima di tutto scegliete la forma della pallina che più preferite. Tutte le palline di Natale sono realizzate in maiolica italiana di altissima qualità, lavorate artigianalmente nel rispetto della migliore tradizione artigianale. Qui sotto vi ho preparato una semplice infografica per facilitarvi nella decisione. Pallina di Natale personalizzata

Cliccate sulla categoria corrispondente per visionare esempi delle palline di Natale in ceramica realizzate da Ceramiche Liberati:

Palline di Natale in ceramica artigianale “a sfera”
Palline di Natale in ceramica artigianale “a trottola”
Palline di Natale in ceramica artigianale “a goccia”
Palline di Natale in ceramica artigianale “schiacciate”

Inoltre, vi specifico che tutte le palline sono dotate del gancio in metallo, di colore oro o argento a seconda della tonalità del decoro,  pronte per essere appese all’albero di Natale.

  • Decidere il decoro

Una volta decisa la forma preferita per la vostra pallina di Natale personalizzata, decidete il decoro. Vi consiglio di dare un’occhiata alle palline presenti sul sito nella sezione Speciale Natale. Le opzioni per il decoro sono infinite e su una pallina si possono combinare diverse soluzioni contemporaneamente.

Di base, una pallina di Natale personalizzata può essere decorata a mano con i colori ceramici con la tecnica “a pennello” oppure con la stampa digitale indelebile, in quest’ultimo caso è possibile riprodurre un’ immagine o un logo aziendale, una fotografia sulla pallina. I decori “a pennello“ possono essere floreali a fascia con paesaggi invernali natalizi o, ancora,  con la raffigurazione della sacra famiglia. Sempre a mano, o con la tecnica delle stampa digitale a fuoco, possono essere realizzate delle scritte come nomi di figli o nipotini, anno dei festeggiamenti, messaggi di auguri, dediche e altro. Tutti questi dettagli del decoro possono essere realizzati in combinazione, ad esempio, decoro a paesaggio su un lato e una scritta sull’altro oppure immagine iconografica della Sacra Famiglia e l’anno dei festeggiamenti.

La stampa digitale, invece, permette di riprodurre qualsiasi immagine fotografica o logo aziendale, adattando le dimensioni alla superficie della pallina. In pratica, sulla vostra pallina di Natale personalizzata si può riprodurre una foto di famiglia, un’immagine per voi significativa, un disegno da voi scelto, oltre a frasi, immagini..ecc. in pratica qualsiasi file digitale ;-).

  • Contattare il Laboratorio Ceramiche Liberati

Beh, una volta che avete deciso la forma e il tipo del decoro contattate Ceramiche Liberati all’indirizzo mail info@liberati.net per ricevere un preventivo veloce e gratuito. Invece, se non avete ancora le idee ben chiare e volete consultarvi con un artigiano esperto visitate il Laboratorio Liberati in via Val di Foro 101, Villamagna (Ch) – Abruzzo – Italia.

Scrivetemi nei commenti se avete dubbi o domande, vi risponderò ben volentieri! E in attesa del Natale 2017, concludo con una frase sentimentale, ma tanto vera di Burton Hillis:

“Il migliore di tutti i regali attorno a qualsiasi albero di Natale: la presenza di una famiglia felice tutta avvolta in se stessa.”

Vostro, Mani.

Fotoceramica Abruzzo su ceramica artigianale Ceramche Liberati

Fotoceramica Abruzzo: stampa digitale su ceramica artigianale 

Fotoceramica Abruzzo: stampa digitale su ceramica artigianale 

Appassionati della ceramica, buongiorno!

Felice di riavervi con me 😉 Oggi nel mio blog sulla ceramica vi parlerò della fotoceramica Abruzzo, ovvero della stampa digitale su ceramica artigianale. Per molti, probabilmente tutti, una foto rappresenta il legame che abbiamo con i momenti unici della vita. Ricordi, emozioni e stati d’animo vengono catturati in uno scatto che con il tempo assumono un’importanza sempre crescente. Le immagini ci accompagnano in molte occasioni della vita personale e professionale, ci permettono di non dimenticare le sensazioni che abbiamo vissuto e il loro ricordo, che rivive ogni volta che riguardiamo l’immagine scattata.

Fotoceramica digitale per gadget e souvenir

Nel Laboratorio Liberati vengono realizzati tantissimi oggetti in ceramica con immagini e loghi aziendali, decorati con la tecnica della fotoceramica digitale. Tra questi ad esempio posso citarvi, campanelle e magneti con le immagini delle “professioni”, con aforismi o dediche, tazzine da caffè con logo del proprio bar, numeri civici, più in generale souvenir e gadget aziendali ecc… Da come avrete compreso, la tecnica della fotoceramica permette di riprodurre su ceramica qualsiasi file digitale/fotografico, dando spazio anche alla propria creatività! La stampa digitale, detta anche decalcomania, come anticipato, è molto richiesta dalle aziende che vogliono realizzare degli gadget aziendali personalizzati con il proprio logo stampato sulla ceramica.

Fotoceramica funeraria per lapidi cimiteriali

Il discorso diventa importante, ma anche delicato, quando si tratta delle persone care che non sono più tra noi. Molto spesso il Laboratorio Liberati realizza fotoceramiche per lapidi che hanno l’onore e l’onere di raffigurare l’immagine fotografica della persona defunta, mettendone in evidenza le caratteristiche e le qualità migliori in uno scatto. Un compito non facile, ma che viene trattato con molta professionalità e determinazione dagli artigiani del Laboratorio.

Il Laboratorio di ceramiche abruzzesi, Liberati, offre una vasta gamma di fotoceramiche cimiteriale, si parte da piccole formelle di varie forme e dimensioni per arrivare fino a grandi pannelli per adornare e abbellire le cappelle, è possibile realizzare rivestimenti  anche su disegno. Tutte le foto (se di buona qualità) possono essere adattate alle varie forme e misure: quadrata, ovale, tonda, a cuore, a libro, a pergamena, ecc. Le foto possono essere riprodotte sia a colori naturali, riprendendo le tonalità dell’immagine originale, sia in bianco e nero. Inoltre, con l’aiuto dei programmi informatici è possibile effettuare fotoritocchi digitali all’immagine, cambiando lo sfondo o il vestito, eseguire ritocchi su foto rovinate e ricostruire le parti mancanti o unire più soggetti in un’unica immagine. Le riproduzioni delle foto su ceramica per lapidi, loculi e ossari sono manufatti che conciliano le moderne tecnologie con la tradizione dell’artigianato. La lavorazione viene effettuata con tecniche avanzate che permettono di ottenere ottime qualità dell’immagine nell’elaborazione grafica e nella resa cromatica. Il Laboratorio Liberati mette a disposizione tutta la propria competenza ed esperienza per realizzare al meglio un immagine di qualità, stampata su ceramica con una resa indelebile e inalterabile agli agenti atmosferici. Per spiegarvi meglio come una foto viene riportata sulla ceramica vi propongo una brevissima presentazione delle fasi di lavorazione della fotoceramica Abruzzo.

Fasi di realizzazione della fotoceramica in Abruzzo 

La realizzazione degli oggetti in ceramica con la tecnica della stampa digitale ovvero fotoceramica, è una lavorazione complessa che si articola in diverse fasi collegate e complementari. Come per tutto, nel mondo della ceramica, si parte con la scelta di materiali di qualità!

Fase 1 – Acquisizione dell’immagine fotografica

Il richiedente fornirà la foto in formato digitale (di qualità più alta possibile), inviandola tramite email o portandola su una chiavetta USB, oppure immagine cartacea che poi verrà acquisita tramite uno scanner e ne verrà creata una copia in formato digitale. In tal modo il tecnico addetto alla grafica potrà elaborare la foto e prepararla alla stampa.

Fase 2 – Elaborazione grafica, ritocco e adattamento

Al primo incontro con il cliente saranno stabiliti tutti i ritocchi, le modifiche o adattamenti grafici, come cambio dello sfondo, ricostruzione delle parti rovinate o mancanti, cambio del vestito, ecc. In questa fase, utilizzando un software grafico verranno apportate tutte le modifiche per migliorare al massimo la qualità dell’immagine e aggiunti i testi richiesti. Inoltre, sempre a seconda della richiesta del cliente, o in base alla resa,  i colori dell’immagine potrebbero essere cambiati da “a colori” in “bianco e nero”; purtroppo non è possibile farlo al contrario da “bianco e nero” a “a colori”.

Fase 3 – Stampa della fotoceramica 

Una volta conclusa la fase di elaborazione grafica, l’immagine verrà stampata su una speciale carta chiamata decalco. I colori utilizzati per la stampa non sono comuni inchiostri, ma degli speciali colori ceramici per una stampante ceramica professionale, che trasferisce l’immagine su carta adatta alla stampa digitale su ceramica.

Fase 4 – Applicazione dell’immagine alla ceramica 

A questo punto il foglio decalco sarà ritagliato in base alla forma della base ceramica sulla quale verrà applicato. La fase di applicazione è molto delicata e l’artigiano, nell’eseguire il proprio lavoro, dovrà essere molto attento e scrupoloso onde evitare imperfezione dopo la cottura. Come detto in precedenza la stampa digitale è una decorazione che può essere effettuata su quasi tutte le superficie della maiolica e della porcellana. Infatti, le basi proposte dal Laboratorio Liberati, oltre a essere personalizzabili, sono numerose. Tra quelle più richieste e adatte alla riproduzione della foto per la fotoceramica funebre, disponibili in vari formati, sono:

  • placche di forma rettangolare, quadrata, ovale, a forma di cuore, tutti con o senza cornice in ceramica a rilievo;
  • placche da parete pergamena, a libro, a libro con le pagine a onda;
  • libri e pergamene cimiteriali con l’appoggio a terra (pergamena, ovale, libro).

Fase 5 – Cottura della fotoceramica Abruzzo  

La cottura dei manufatti con la stampa digitale è la fase conclusiva. La cottura nel forno ceramico avverrà ad una temperatura che va dai 920°C ai 930°C. La durata della cottura, dal riscaldamento del forno fino al suo completo raffreddamento, è di circa 36 ore. In questa fase, i colori ceramici attraverso le decalcomanie applicate, si fonderanno con la ceramica (maiolica o porcellana), vetrificando l’immagine che diventa indelebile e inalterabile nel tempo.

Per visionare i manufatti decorati con la decalcomania vi rimando alla Categoria manufatti in ceramica con la stampa digitale. Per maggiori informazioni sulla fotoceramica Abruzzo vi prego di contattare il Laboratorio via email a info@liberati.net, potete scrivermi un commento in basso alla pagina oppure passare direttamente al Laboratorio Ceramiche Liberati nel orario di apertura.

Bene, anche se vorrei dire molte altre cose sulla decalcomania, per oggi concludo qui!

“I bei ricordi non scompaiono mai. Nel peggiore dei casi si addormentano nei sotterranei dell’anima…” Cit. Luciano De Crescenzo

Vostro, Mani!

Campanelle in ceramica artigianale di Ceramiche Liberati

Campanelle in ceramica tra tradizione e innovazione 

Campanelle in ceramica tra tradizione e innovazione

Salve!
di sicuro avete capito che il mio lavoro consiste nel raccontarvi al meglio tutto ciò che riguarda il mondo della ceramica artigianale e tutto quello che ci gira intorno. Abbiamo parlato di lavorazioni, manufatti, arte e innovazione. Alcune volte vi ho parlato di eventi e mostre strettamente legate al Laboratorio Liberati e alle loro ceramiche artistiche e artigianali. Mi rendo conto che piano piano devo allargare gli orizzonti e parlarvi di più della ceramica artigianale e del suo posto nel mondo, del perché nascono le tradizioni e usanze legate alla simbologia di un prodotto fatto con le mani in un determinato luogo per un determinato momento. Beh, iniziamo oggi parlando delle campanelle in ceramica artigianale proprio perché a breve in Abruzzo vi saranno due occasioni particolari dove se ne vedranno di tutti i tipi.

La campanella è uno strumento musicale che fa parte della famiglia idiofoni a percussione a battente. A seconda della dimensione della campana e del materiale utilizzato nella realizzazione,  il suo suono varia. Ad esempio, nella campana in metallo da chiesa il suono prodotto dalla percussione del pendolo di ferro, chiamato battacchio, è forte perché la campana sarà di grandi dimensioni ed è anche sonoro perché da usanza la campana deve essere sentita da lontano. Infatti, nell’occidente la campana è realizzata solitamente in bronzo e nel mondo cristiano le campane in chiesa hanno sempre avuto una funzione ben specifica – scandire i tempi della messa e come richiamo per funzioni, ricorrenze ed eventi riguardanti direttamente la comunità locale.

Scommetto che nessuno di voi ha mai pensato da dove arriva il nome italiano “campana”. Qual è la sua origine? Dunque, il nome italiano deriva dal latino vasa campana, ovvero un’espressione che indicava dei catini emisferici inizialmente realizzati in bronzo e poi in terracotta, prodotti nella zona di Napoli che appunto si trova in Campania. Semplicemente per similitudine di forma anche la campana che suona fu chiamata come il vaso. In latino invece la campana era chiamata tintinnabulum in riferimento al suono che produce.

Le campanelle in Abruzzo: nelle feste per piccolo e grandi

Agosto, mese di ferie e vacanze, ricco di fiere, sagre e manifestazioni, offre anche la possibilità di ammirare i prodotti dell’artigianato abruzzese tra cui anche le campanelle. Si tratta della Sagra di San Rocco a Vasto che si svolge ogni anno il  16 agosto e della festa patronale del 31 agosto a Lanciano in onore di Maria SS. del Ponte.

Ceramiche Liberati, come avrete ben capito 😉 è un laboratorio di ceramica artistica e artigianale, che come vi ho sempre detto, realizza manufatti che spaziano dal pezzo unico dall’elevato spessore artistico, a  piccoli manufatti di grande valore culturale che rispettano la migliore tradizione abruzzese come, appunto, campanelle in ceramica. Come ogni anno anche in questa edizione Ceramiche Liberati sarà presente alle due feste abruzzesi dedicate alle campanelle, naturalmente quelle del laboratorio vengono realizzate artigianalmente, per un campanella in ceramica 100% Made in Abruzzo.

  • Campanelle in ceramica a Vasto 16 agosto

La sagra di San Rocco è una festa molto particolare dedicata al protettore di tutti i turisti. San Rocco, vero nome Rocco di Montpellier (denominazione della città natale) era un pellegrino e taumaturgo francese, nato tra 1346 e 1360 e morto nella notte tra il 15 e il 16 agosto. San Rocco è diventato celebre durante l’epidemia della peste che colpì l’Europa tra 1367 e 1368, in particolare in quegli anni girò l’Italia aiutando i malati. La visita che fece nella città di Acquapendente rimane un evento registrato da moltissime scritture dell’epoca che narrano dell’arrivo del giovane pellegrino in città su invito di un angelo dove San Rocco benediceva gli appestati con il segno della croce e all’istante li guariva toccandoli con la mano taumaturgica.

Nei suoi spostamenti in giro per l’Italia San Rocco era accompagnato dal tintinnio di una campanella attaccata al suo bastone. A Vasto (Ch) Abruzzo  in memoria di San Rocco ogni anno, nella data della sua morte, ovvero 16 agosto, viene organizzata una festa, che ha per simbolo  la campanella. Piazza Rossetti, la principale piazza di Vasto, accoglie un grande fiera/mercato di artigianato abruzzese e italiano, dove si possono trovare una moltitudine di campanelle realizzate in diversi materiali: dalla terracotta al metallo, dal vetro all’ottone. Si possono ammirare campane di tutte le dimensioni realizzate dalle abili mani degli artigiani abruzzesi e non solo. Una giornata unica e indimenticabile, rallegrata da un continuo scampanellio. Solitamente l’appuntamento per l’inizio della festa con balli e canti locali è per la mattina del 16 agosto, in piazza Rossetti dalle ore 8,00, sarà possibile visitare il mercatino fino alla tarda sera. Naturalmente vi consiglio di passare allo stand di Ceramiche Liberati (situato all’ingresso di Piazza Rossetti), per ammirare tutte le loro creazioni e magari per regalare o regalarvi una campanella artigianale.

  • Campanelle in ceramica a Lanciano 31 agosto

Una delle più importanti feste lancianesi dedicate all’artigianato si svolge il 31 agosto in onore del Sant’Egidio, frate benedettino morto nel 721, protettore di storpi e lebbrosi. Si tratta di una festa patronale che inizia nella serata del 31 agosto quando la principale piazza della città, ovvero, Piazza Plebiscito e il Corso Trento e Trieste si riempiono di espositori e bancarelle che propongono merci di ogni genere e manufatti d’artigianato locale. Per via di un grande interesse per l’artigianato e per la vastità di manufatti esposti, con il passare degli anni la festa si è evoluta e ha assunto un carattere diverso, piano piano è diventata una vera Fiera del Giocattolo. Tra gli spazi espositivi vi si trovano giocattoli di tutti i tipi e generi, dal tradizionale al moderno. Per gli adulti è una buona occasione per tornare piccoli e, dall’altra parte per i piccoli è un vero parco divertimenti.

Anche Sant’Egidio portava con se un bastone con la campanella attaccata per avvisare i malati del suo arrivo. Infatti anche a Lanciano, l’oggetto-simbolo della festa è la campanella in ceramica o terracotta , ma con un significato legato anche alla tradizione lanciasse: il fidanzato acquista la campanella per regalarla alla propria promessa sposa in segno della conferma della promessa d’amore. I festeggiamenti proseguono fino a tarda sera e anche il giorno dopo da ogni parte della città si sente arrivare il tintinnio delle campanelle di S. Egidio.
Anche in questa occasione potete trovare le campanelle del Laboratorio Liberati, che spaziano dalla più classica alla più estrosa, dimenticavo potete trovarli in Piazza Plebiscito (di fronte il bar) – Lanciano (Ch) – Abruzzo.

Campanelle in ceramica artigianale di Ceramiche Liberati

Di seguito vi presento una sintetica categorizzazione delle campanelle realizzate dal laboratorio Ceramiche Liberati. Come per tantissimi oggetti realizzati artigianalmente è estremamente difficile classificarli in delle categorie o gruppi. Provo a farvi una breve presentazione delle campanelle in base allo stile, al decoro e alla forma. Vi preciso inoltre che le campanelle in base alla forma possono essere di diverse dimensioni.

Campanelle in ceramica in stile CLASSICO
Per decoro le campanelle potrebbero essere suddivise in:

  • decori dipinti a mano:
    – floreale;
    – tradizionale (decori tipici locali come il Fioraccio, Riquadro, ecc.);
    – a fascia floreale.
  • decorati con la stampa digitale su ceramica:
    – immagine che rappresenta i mestieri;
    – paesaggio marino, naturalistico o misto.
  • decoro monocromatico con degli elementi a rilievo:
    – sole;
    – angelo.
  • campanelle traforate e decorate a mano con uno dei decori floreali o a fascia floreale.

Campanelle in ceramica in stile “MODELLATO”
Le campanelle moderne si distinguono per forme particolari o decori non tradizionali:

  • campanelle monocromatiche a forma di cuore con dediche d’amore e frasi d’autore;
  • campanelle a forma di animali stilizzati:
    – pecora;
    – coccinella;
    – pesce;
    – pinguino;
    – gatto;
    – cane;
    – gufo;
    – maiale;
  • campanelle a forma di teschio con motivi decorativi che richiamo i famosi “Teschi messicani”.

Se avete domande o curiosità, non esitate e lasciatemi un vostro commento, vi risponderò nel più breve tempo possibile…oppure potete venire a trovarmi nel  laboratorio Liberati a Villamagna (Ch) o in occasione della festa delle campanelle per ammirare queste piccole, tintinnanti opere d’arte ;)!

Vostro, Mani.

Ceramica abruzzese in esposizione da Ceramiche Liberati

Ceramica abruzzese in esposizione da Ceramiche Liberati

Bentornati!

In queste settimane, mesi… vi ho parlato della ceramica principalmente dal punto di vista delle tecniche di lavorazione e di decorazione. In alcuni articoli del mio blog sulla ceramica abruzzese artistica e artigianale vi ho presentato alcune delle principali opere realizzate dai “Liberati”, come la scultura per Ripa Teatina, i manufatti dipinti con la tecnica della cuerda seca come i piatti Presentosa in ceramica, le affascinanti Mietitrici, i Trabocchi, i Paesaggi, la ceramica raku e molto molto altro… Vi ho parlato anche degli artigiani che lavorano presso il Laboratorio e delle loro specializzazioni, che gli permettono di creare manufatti unici e originali. La conoscenza della storia, delle tecniche di lavorazione della ceramica,  permettono al Laboratorio di realizzare la ceramica Made in Abruzzo sia in stile tradizionale sia in stile moderno e contemporaneo. La spettacolare varietà di forme, decori e stili di lavorazione adottati dal Laboratorio Liberati è in grado di soddisfare vari e “variegati” esigenze e gusti estetici… non sarà facile, ma con l’articolo di oggi cercherò di trasmettervi, almeno in piccola parte, la bellezza dell’esposizione/show room  della ceramica d’Abruzzo firmata Liberati.

Per chi ancora non lo sa, il Laboratorio Liberati si trova in via Val Di Foro 101 a Villamagna (Chieti) Abruzzo, per vedere la mappa vi rimando alla pagina Contatti del sito. Una volta arrivati a destinazione sarete accolti in un bellissimo giardino di ulivi, fiori e piante grasse. Vi svelo un piccolo segreto… il giardinaggio e la cura dell’ambiente è sempre stata una passione del Maestro Giuseppe Liberati!

Al piano terra si trova la parte adibita a laboratorio, dove entrando potrete intravedere la parte dedicata alla “produzione” dei manufatti dell’azienda, organizzata e gestita in modo da ottimizzare i tempi di realizzazione delle ceramiche artigianali, dove ogni artigiano ha il suo spazio, per dedicarsi con passione e dedizione all’arte della ceramica, dando libero sfogo alla propria creatività. Nei giorni lavorativi, i visitatori possono entrare nella parte dedicata alla produzione solo se accompagnati dallo staff, naturalmente se seguite la pagina ufficiale di Ceramiche Liberati su Facebook sarete aggiornati sulle giornate “porte aperte” organizzate proprio per dare la possibilità a tutti i curiosi non solo di vedere con propri occhi alcune fasi di lavorazione (foggiatura, decorazione), ma anche di sperimentarle… difatti il Maestro Giuseppe, in occasione di queste giornate, è solito far provare il tornio… che anche io ho avuto modo di provare, meraviglioso! ?

Ma saliamo sopra! Proprio al piano superiore si trovano i tesori d’Abruzzo 😉 500 mq quadrati di spazio espositivo dedicato alla migliore ceramica abruzzese firmata Liberati. Ogni singolo manufatto, ogni opera d’arte piccola o grande fa parte di questo immenso mare di colori, artigianato e passione. Appena entrerete nell’esposizione sarete colpiti da meravigliosi piatti dipinti a mano,  che disposti sul muro danno luogo ad una fantastica composizione di colori e decori. Si inizia dai piatti con le raffigurazione delle scene mitologiche, dall’elevata complessità che richiedono diversi mesi di lavoro e dedizione, continuando con i paesaggi naturalistici e marini, piatti dedicati alle donne Mietitrici di Cascella, fino ad arrivare alla linea Fenice ovvero la cuerda seca di Marta Liberati.

La varietà delle ceramiche artistiche italiane realizzate dal Laboratorio Liberati rende davvero difficile scegliere un criterio per categorizzare i manufatti… non esistendo una classificazione “ufficiale” delle categorie della ceramica, condivisa e accettata da tutti i produttori o artigiani della ceramica, è davvero difficile raggruppare i manufatti in specifiche categorie… Principalmente la distinzione è fatta per destinazione d’uso dei manufatti: stoviglie, piastrelle, oggettistica per casa, arte, design, arredo casa ecc. Altri ceramisti artigiani suddividono i propri manufatti in base al decoro: smaltato, dipinto, riflessato, ecc.

Nel Laboratorio Liberati la primissima distinzione che viene fatta, riguarda la tecnica e lo stile con il quale sono stati realizzati i manufatti in ceramica made in italy, che permette di suddividerli  in tre macro-categorie: tradizionale, a stampa digitale e moderna a quest’ultima si aggiunge la ceramica “di sperimentazione” del Maestro Liberati. La categoria della ceramica tradizionale racchiude tutti quei manufatti, di diversa forma e dimensione, con decori classici come il Paesaggio e il trabocco, decori geometrici e floreali (come il fioraccio abruzzese) per la ceramica funzionale e iconografica ovvero la riproduzione delle opere dei grandi pittori del passato su ovali, piatti e mattonelle, ecc. Spesso le ceramiche  tradizionali sono caratterizzate  da  forma più classiche, ad esempio vasi, albarelli, alzate, anfore, ecc. Beh, se non vi ho chiarito le idee sulla classificazione della ceramica – non preoccupatevi! A conferma di ciò che vi ho detto prima, è praticamente impossibile suddividere o classificare la ceramica artigianale, a maggior ragione quella realizzata dal Laboratorio Liberati, infatti la produzione per il 50% è caratterizzata da manufatti unici e non riproducibili. Fin ora solo una piccolissima parte di manufatti firmati Liberati è stata categorizzata, questo perché da alcuni mesi è online l’ecommerce di ceramica abruzzese e italiana ed è stato necessario definire alcune principali categorie di prodotti in ceramica disponibili all’acquisto online.

A questo punto, partendo dalla categoria delle ceramiche indicata sul sito ecommerce, cercherò di darvi una descrizione dell’esposizione.

Ceramica abruzzese tradizionale e figurativa

I manufatti in ceramica con decorazioni in stile tradizionale, caratterizzati da paesaggi, figurativi, scene mitologiche, sono realizzati con raffinata esecuzione tecnica e risentono della migliore tradizione artigianale abruzzese. Ogni prodotto artistico è un vero e proprio capolavoro di artigianato italiano, ideato e realizzato in ceramica abruzzese di altissima qualità. A garanzia dell’artigianalità dell’opera, ad ogni manufatto verrà allegato un Certificato di garanzia che ne attesta la lavorazione eseguita integralmente a mano. In pratica, il 90% di manufatti della categoria Tradizionale e figurativa sono pezzi unici non riproducibili, realizzati e decorati a mano.

Oggettistica in ceramica abruzzese artigianale

Il Laboratorio artigianale Ceramiche Liberati realizza oggetti in ceramica maiolica italiana a mano, secondo le migliori tecniche di lavorazione della ceramica. La categoria Oggettistica racchiude tutti quei prodotti in ceramica utili per la vostra casa e che hanno una funzionalità ben precisa all’interno dell’ambiente per il quale sono destinati. Alcuni esempi dell’oggettistica sono contenitori in ceramica, bottiglie in ceramica, barattoli in ceramica, vasi in ceramica, piatti in ceramica, servizio tazzine in ceramica, servizio di piatti in ceramica, servizio piatti da frutta per ceramica, servizio coppette per la macedonia in ceramica, ecc. Difficile se non impossibile descrivere tutte le possibili varianti di decoro che vengono e possono essere realizzate, poiché in diverse occasioni i clienti stessi richiedono decori personalizzati su ceramica e in alcuni casi esclusivi. Uno dei decori rappresentativi della regione Abruzzo realizzato dai nostri ceramisti è il Fioraccio abruzzese che raffigura dei fiori selvatici tipici della nostra regione. Tutti i manufatti in ceramica vengono realizzati a mano all’interno del laboratorio Ceramiche Liberati, con metodi artigianali e materiali di elevata qualità adatti ad uso alimentare.

Ceramica abruzzese moderna e contemporanea

La linea d’arte in ceramica contemporanea dal design moderno, è frutto dell’estro creativo e artistico del Maestro Giuseppe Liberati, che realizzata le sue opere in Italia, nel suo laboratorio artigianale Ceramiche Liberati. L’idea della ceramica moderna che propone il Laboratorio Liberati si materializza in una gamma di manufatti d’arte che spazia tra arredamento – vasi, piatti da muro, centrotavola, pannelli, quadri, sculture – a lavorazioni più particolari e ricercate. Alcuni esempi delle lavorazioni moderne sono: ceramica craquelé raku nudo (raku naked), ceramica grés con e senza smalti, tecnica a riflessi, ceramica semirefrattaria, lavorazione dell’argilla nera, utilizzo dei cristalli a grosso spessore, oro zecchino e platino a terzo fuoco, lustri ceramici, tecnica di lavorazione della ceramica Crawling e molto altro. Per le opere realizzate con la tecnica mista vengono impiegati materiali come ferro, acciaio, acciaio corten, legno, pietra, fili e corde, plexiglas, ecc. Ogni opera è un pezzo unico, corredato di Certificato di autenticità.

Categoria della ceramica abruzzese cuerda seca

La linea “fenice” è caratterizzata dalla decorazione con smalti a rilievo secondo le regole della tecnica di decorazione della ceramica cuerda seca di origine ispano-moresca. Il nome del decoro, in italiano corda secca, deriva dall’utilizzo di una corda impregnata di grasso con la quale veniva costruito il disegno desiderato sulla piastrella e gli spazi vuoti venivano riempiti dagli smalti colorati. Questa tecnica permette di ottenere effetti cromatici a rilievo dalle tonalità accese. È una tecnica decorativa della ceramica ancora poco diffusa in Italia. I decori della linea fenice si distinguono per i raffinati motivi floreali, mandala, geometrici, figurativi stilizzati e per il decoro omaggio alla Presentosa abruzzese (gioiello ciondolo tipico della regione Abruzzo) rivisitato in chiave giovanile. In Abruzzo la cuerda seca è adottata da Marta Liberati, una delle prime ceramiste a lavorare la corda secca nella nostra regione.

Sculture in ceramica artistica artigianale

Nel Laboratorio Ceramiche Liberati, oltre alle lavorazioni tradizionali e moderne, si realizzano sculture in ceramica modellate a mano, curate nei minimi dettagli. Numerosi sono i monumenti e le opere scultoree compiute negli anni, alcune delle quali esposte in diverse città italiane. La maggior parte delle sculture in ceramica abruzzese sono realizzate su commissione, alcune sculture di Lorenzo Liberati hanno vinto prestigiosi premi nazionali come la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per la scultura “La forza”. Inoltre, molti altri monumenti e opere pubbliche sono state realizzate dal Maestro Giuseppe Liberati, vi invito a visitare la pagina Gallery per vedere alcune foto.

Cari amici, rinnovo l’invito per venire a visitare il Laboratorio Liberati e vedere con i propri occhi la ricca esposizione di ceramica abruzzese artistica e artigianale. Per ora vi saluto con questa frase:

“L’arte della ceramica del Laboratorio Liberati è la somma di esperienze sociali e storiche del nostro Abruzzo; è l’espressione artistica di un uomo e un insieme di uomini che materializzano la loro idea del bello in oggetti unici, orgoglio del Made in Italy!”

A presto!
Vostro, Mani.

Mietitrici di Cascella su ceramica artigianale

Mietitrici di Cascella su ceramica artigianale abruzzese

Mietitrici di Cascella su ceramica artigianale abruzzese

Salve amici della ceramica!

Oggi ho intenzione di raccontarvi la vita e l’arte di uno degli artisti  abruzzesi più famosi – Basilio Cascella e parlarvi soprattutto del progetto “Casa del Pane” per il quale sono state dipinte le Mietitrici. Vi racconto anche del perché il Laboratorio Liberati continua a omaggiare l’arte di Cascella riproducendo e interpretando le sue Mietitrici, in tal modo rendendole famose in tutto il mondo. Proprio per diffondere e far conoscere l’arte della ceramica italiana nel mondo, Ceramiche Liberati da alcuni mesi ha attivato un canale e-commerce online, dando la possibilità di acquistare la ceramica made in italy da ogni angoletto del mondo. Nella sezione dedicata alla categoria della ceramica tradizionale è possibile visionare le ceramiche con dipinte a mano le Mietitrici di Cascella disponibili per l’acquisto online.

Basilio Cascella nasce nel 1860 a Pescara, figlio di un sarto si rifiuta di proseguire il lavoro del padre e frequenta la scuola serale degli Artieri di Pescara per poi lavorare da apprendista nella tipografia Salomone. All’età di 15 anni si trasferisce a Roma dove si dedica alla litografia. Dopo un breve periodo romano si stabilisce a Napoli, nel 1879, dove si avvicina al mondo dell’arte e in tale occasione conosce diversi artisti contemporanei come Michetti e Morelli. La sua vita artistica prosegue nel campo della pittura, grafica e illustrazione; trasferitosi a Milano apre uno stabilimento litografico di illustrazione. Lavorando come grafico, un periodo ricco di conoscenze e amicizie con altri artisti dell’epoca, partecipa a diverse Esposizioni e Mostre a Milano, Venezia, Londra, Palermo, Roma, Torino. Una volta ritornato a Pescara, Cascella riaggancia i rapporti con Michetti e comincia a frequentare altri noti artisti, letterati e uomini di cultura abruzzese, tra cui Gabriele D’Annunzio, Francesco Paolo Tosti e Costantino Barbella. Cascella lavora su progetti di illustrazione, cura e pubblica diverse riviste di illustrazione su diverse tematiche, ma sempre indirizzando la propria arte al Verismo.

Agli inizi del Novecento, Giuseppe Sangiorgi chiese a Cascella di illustrare una serie di 12 cartoline per la successiva promozione del progetto benefico intitolato “Case del pane”, l’obiettivo del quale era offrire gratuitamente il pane ai poveri. Il progetto fu appoggiato da molti uomini di cultura dell’epoca: Giovanni Pascoli scrisse l’introduzione al libro “Per la Casa del Pane” nel quale Sangiorgi esponeva la propria teoria sul diritto al pane per tutti; la Regina Margherita di Savoia sponsorizzò l’iniziativa. Per approfondire la storia del progetto “Casa del Pane” vi rimando al sito di Italian Ways.

Le cartoline per l’illustrazione delle quali è stato chiamato Cascella dovevano rappresentare la mietitura e, i ricavi della vendita dovevano sostenere il progetto “Casa del Pane”, le cartoline erano accompagnate da un francobollo del valore di 5 cent. autorizzato dal Ministero delle Poste. Cascella realizzò dodici mietitrici per dodici regioni italiane: Piemonte, Liguria, Lombardia, Provincie Venete, Sicilia, Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria, Sardegna.

Mietitrici di Cascella Ceramiche Liberati blog sulla ceramica

In omaggio a tale progetto e per valorizzare e far rivivere l’arte della pittura abruzzese, il Laboratorio Liberati realizza ceramiche con la raffigurazione delle Mietitrici di Cascella su ceramica dipinte a mano con la tecnica a pennello. I manufatti sono delle vere e proprie opere d’arte dedicate alle donne mietitrici che raccoglievano il grano e altri cereali dai campi, quando ancora non esistevano macchine agricole meccaniche. Cascella porta l’immagine della donna mietitrice ad un alto livello artistico, suscitando un senso di gratitudine e rispetto verso il pesante lavoro svolto. La rappresentazione del costume regionale tradizionale in ognuna delle dodici Mietitrici dipinte dall’artista è alquanto veritiera nella raffigurazione di elementi del vestiario reale.

Piatto in ceramica Mietitrici di Cascella – donna abruzzese

Piatto in ceramica Mietitrice abruzzese, Ceramiche Liberati

Piatto in ceramica Mietitrice Abruzzese di Basilio Cascella. Ceramiche Liberati, Italia.

La donna abruzzese dell’epoca, dalle curve abbondanti e dai capelli scuri, porta una camicetta leggera di colore chiaro con grande scollatura diritta con il bordo poco rifinito come da usanza per l’abbigliamento da lavoro. Il copricapo tipico della donna abruzzese è un ampio fazzoletto di stoffa colorata o a tinta unita, portato a seconda della posizione sociale e il modo di essere, posto e acconciato sulla testa in base all’attività che svolgeva la donna. La Mietitrice abruzzese di Cascella, rappresentata sul piatto in ceramica d’arredo, porta in testa un fazzoletto di colore chiaro posto all’indietro con gli angoli tenuti dietro al collo per raccogliere i capelli scuri sciolti. Una posizione apparentemente instabile del fazzoletto che, permetteva alla mietitrice di riparare dal sole tutta la testa piegata in avanti durante il lavoro. Anche gli accessori rappresentati sono quelli delle donne lavoratrici dell’epoca, semplici gioielli come una doppia collana e dei grandi orecchini a cerchio. Sul dipinto originale di Cascella lo sfondo è caratterizzato dal cielo azzurro, mentre  lo sfondo del piatto Mietitrice abruzzese, dipinto nel laboratorio Liberati, viene arricchito da un campo di grano maturo con dei fiori selvatici tipici della regione Abruzzo il tutto arricchito da un cielo azzurro con leggere nuvole che richiamano la stagione estiva.

Per leggere la descrizione completa del piatto con la rappresentazione della Mietitrice abruzzese vi rimando alla scheda del Piatto da muro in ceramica Mietitrice abruzzese disponibile all’acquisto online.

Piatto e Anfora in ceramica Mietitrici di Cascella – donna veneta

Piatto in ceramica maiolica, Mietitrice veneta, Ceramiche Liberati

Piatto in ceramica italiana dipinto a mano in omaggio alla Mietitrice Veneta di Basilio Cascella. Ceramiche Liberati, Italia.

Nell’ interpretazione dell’originale dipinto della Mietitrice veneta dell’epoca, dai capelli castani, la donna porta una camicetta leggera di colore chiaro come di usanza per l’abbigliamento da lavoro. I capelli  della mietitrice veneta sono raccolti e legati in modo leggero da un fermaglio, un’acconciatura così leggera e l’assenza del copricapo indicano che per la donna il lavoro nei campi è terminato. La donna è sulla strada verso casa e porta sulla spalla un covone di grano che viene sorretto dalla falce con la quale è stato appena raccolto. Sul dipinto originale di Cascella lo sfondo è poco visibile ed è raffigurato da un cielo nuvoloso, mentre lo sfondo del piatto d’arredo in ceramica  Mietitrice veneta è stato arricchito da un paesaggio naturale con la rappresentazione del campo di grano maturo con dei fiori e alberi il tutto arricchito da un cielo azzurro con delle nuvolette leggere che richiamano la stagione estiva.

Per consultare la descrizione completa del piatto con la rappresentazione della Mietitrice veneta vi rimando alla scheda del Piatto da muro in ceramica Mietitrice veneta disponibile all’acquisto online.

Anfora in ceramica, Paesaggio e Mietitrice veneta di Cascella, Ceramiche Liberati

Anfora in ceramica italiana tradizionale, dipinta a mano con Paesaggio e Mietitrice veneta di Basilio Cascella. Ceramiche Liberati, Chieti Abruzzo, Italia.

Anche sull’anfora dipinta completamente a mano con la tecnica a pennello con colori ceramici, la tipica donna veneta dei primi anni del ‘900 viene rappresentata in abbigliamento da lavoro. Nell’interpretazione della bottega Liberati su anfora d’arredo, la Mietitrice veneta è circondata da un paesaggio naturale meraviglioso che unisce il giallo-oro dei campi coltivati con l’azzurro del Mar Adriatico. Come vuole la tradizione il paesaggio è arricchito da alberi, piante e fiori tipici, rappresentati in primo e in secondo piano sulla pancia dell’anfora. La superficie interna della bocca dell’anfora in ceramica è rivestita con lo smalto vetrificato di colore bianco, ma l’anfora ha una funzione decorativa e non è adatta a contenere liquidi, anche se storicamente le anfore, come nell’antica Grecia, erano utilizzate per contenere e distribuire il vino o l’olio. L’orlo, l’ansa e il collo, come anche il piede dell’anfora, sono decorati con un minuzioso motivo decorativo simmetrico e delle larghe fasce di papaveri e foglie a colori in sintonia con la gamma cromatica estiva.

Per visionare la descrizione completa dell’anfora con la rappresentazione del Paesaggio e della Mietitrice abruzzese vi rimando alla scheda dell’Anfora in ceramica Mietitrice veneta disponibile all’acquisto online.

Piatto in ceramica Mietitrici di Cascella – donna piemontese

Piatto Mietitrice piemontese, in ceramica maiolica, Ceramiche Liberati

Piatto Mietitrice Piemontese realizzato in maiolica e dipinto a mano in omaggio alle Mietitrici di Cascella. Ceramiche Liberati, Italia.

Nell’interpretazione del famoso dipinto la donna piemontese dell’epoca, dai capelli castani, porta una camicetta leggera di colore chiaro stretta in vite con un corsetto di colore scuro, come di usanza per l’abbigliamento da lavoro. I capelli  della mietitrice piemontese sono raccolti all’indietro e avvolti con un largo fazzoletto. La donna porta sulla spalla un covone di grano che viene sorretto dalla falce da raccolta. Sul piatto dedicato alla Mietitrice piemontese lo sfondo è arricchito da un paesaggio naturale con la rappresentazione del campo di grano maturo con dei fiori nonché un cielo azzurro con delle nuvolette leggere che richiamano al tempo della stagione estiva. Il bordo del piatto da muro per arredo casa, è decorato con una ricca fascia ad intreccio tra papaveri e grano che racchiude il dipinto in una bellissima cornice dalle tonalità calde in sintonia con la gamma cromatica scelta.

Per visionare la descrizione completa del piatto con la rappresentazione della Mietitrice piemontese vi rimando alla scheda del Piatto da muro in ceramica Mietitrice piemontese disponibile all’acquisto online.

Anfora in ceramica Mietitrici di Cascella – donna romagnola

La donna romagnola ritratta nel dipinto su anfora è un’interpretazione dell’originale dipinto di Cascella. La mietitrice rappresenta appieno una donna tipica della Romagna dei primi anni del ‘900, abbigliamento e accessori della donna indicano una posizione sociale bassa della classe dei lavoratori da campo.

Anfora in ceramica, Paesaggio e Mietitrice romagnola_Ceramiche Liberati

Anfora in ceramica con dipinto a mano Paesaggio e Mietitrice romagnola di Basilio Cascella. Ceramiche Liberati, Villamagna, Chieti, Italia

Sul dipinto originale di Cascella lo sfondo è poco visibile ed è raffigurato un cielo nuvoloso, invece  sull’anfora la Mietitrice romagnola è circondata da un paesaggio naturale meraviglioso che unisce il giallo-oro dei campi coltivati con l’azzurro del Mar Adriatico. Come vuole la tradizione il paesaggio è arricchito da alberi, piante e fiori tipici, rappresentati in primo e in secondo piano sulla pancia dell’anfora. La superficie interna della bocca dell’anfora in ceramica è rivestita con lo smalto vetrificato di colore bianco, ma l’anfora non è adatta a contenere liquidi, anche se storicamente le anfore, come nell’antica Grecia, erano utilizzate per contenere e distribuire il vino o l’olio. L’orlo, l’ansa e il collo, come anche il piede dell’anfora, sono decorati con un minuzioso motivo decorativo simmetrico e delle larghe fasce di papaveri e foglie a colori in sintonia con la gamma cromatica estiva.

Per visionare la descrizione completa dell’anfora con la rappresentazione del Paesaggio e della Mietitrice romagnola vi rimando alla scheda dell’Anfora in ceramica Mietitrice romagnola disponibile all’acquisto online.

Cari amici, vi saluto con questa bellissima e purtroppo ancora attuale filastrocca di Gianni Rodani:

S’io facessi il fornaio
vorrei cuocere un pane
così grande da sfamare
tutta, tutta la gente
che non ha da mangiare.
Un pane più grande del sole,
dorato, profumato
come le viole.
Un pane così
verrebbero a mangiarlo…
…i poveri, i bambini,
i vecchietti e gli uccellini.
Sarà una data
da studiare a memoria:
un giorno senza fame!
Il più bel giorno di tutta la storia.

Sempre vostro,
Mani.

PS: Vi ricordo che sono sempre disponibile a rispondere a qualsiasi vostra domanda riguardo il magico mondo della ceramica italiana artistica e artigianale 😉