Ogni bottega, laboratorio e ceramista che si rispetti, ha una propria collezione di paesaggi naturalistici dipinti a mano che rappresenta l’essenza della visione artistica dell’ambiente circostante. Ognuno potrebbe rappresentare lo stesso panorama, la stessa veduta e quindi lo stesso paesaggio in cento modi diversi. La raffigurazione, il posizionamento degli elementi paesaggistici dipendono soprattutto dalla prospettiva soggettiva dell’artista, da ciò che colui che dipinge vuole sia più evidente, più valorizzato.
La rappresentazione del paesaggio naturale già dal XVII secolo è molto presente nell’arte e soprattutto nella pittura, con lo scopo di far conoscere e valorizzare la bellezza del territorio. Dal punto di vista oggettivo, la rappresentazione da luogo a luogo cambia a seconda del panorama geografico di appartenenza. Dal XVIII secolo anche i vasai iniziarono a decorare le proprie creazioni con paesaggi, anche se inizialmente erano dipinti in modo elementare e spesso in monocromia. Il paesaggio naturale rappresenta uno dei principali tipi di decorazione che hanno elementi riconoscitivi ben chiari. La funzione comunicativa dell’ambiente rappresentato nel paesaggio, varia a seconda dell’obiettivo perseguito dal decoratore artistico di ceramica, è può essere emozionale, provocatoria ed estetica.
Oramai da decenni nella tradizione della ceramica italiana il decoro “a paesaggio” viene dipinto su oggetti in ceramica di varie forme come anfore, vasi, albarelli, piatti, centrotavola, portaombrelli, tegole, ecc. Inoltre, come già noto, la nostra regione Abruzzo è stata denominata la Regione più verde d’Europa, forse non tutti sanno che oltre un terzo della superficie è coperta da parchi, al quale si aggiungono bellezze legate all’arte, artigianato e storia. Nei paesaggi abruzzesi si osserva una spettacolare unione tra la montagna, il mare, le pianure e le colline in un unico panorama meraviglioso e indimenticabile.
Come vengono dipinti i paesaggi su ceramica?
Forse è scontato da dire, ma per poter dipingere un Paesaggio su ceramica bisogna avere fatto tanta, tantissima pratica! Ovviamente, bisogna avere familiarità con le peculiarità dei colori ceramici e sapere con precisione quale pennello utilizzare. La tecnica della decorazione, solitamente utilizzata per dipingere Paesaggi su ceramica, è quella più antica e tradizionale ovvero quella definita “a pennello con colori ceramici”. Il decoro paesaggistico su ceramica viene eseguito anche con altre tecniche decorative che donano effetti diversi al dipinto finito, ma oggi mi concentro su quella “a pennello”, perché è la più diffusa e rappresentativa per il Paesaggio. Una volta smaltati e sufficientemente asciutti, gli oggetti possono essere decorati a mano, con varie tecniche. Come dicevo, la decorazione a pennello richiede molta esperienza, sia perché il vero colore, in ceramica, si vede solo dopo la cottura, sia perché si dipinge su una superficie polverosa (smalto) ed è importante individuare l’esatta densità del colore da dare, al fine di evitare imperfezioni. Una volta terminato il lavoro di decorazione, l’oggetto potrà essere subito cotto in forno alla temperatura di 930°- 940°C.
Caratteristiche della collezione di Paesaggi di Ceramiche Liberati
La collezione di Paesaggi su ceramica del Laboratorio Liberati, è formata da paesaggi italiani e naturalmente un ruolo primario è costituito dai paesaggi abruzzesi, il dipinto è caratterizzato principalmente da diversi piani prospettici, mediamente tre, ma anche più. Solitamente in primo piano vengono dipinti elementi che in qualche modo rendono il Paesaggio distinguibile, che siano alberi in una stagione particolare, ruscelli o fiumi, costruzioni agricole come casali o marittime come i trabocchi, ecc. Sul piano intermedio, detto anche secondo, viene rappresentato il tema principale del dipinto, mentre sulla prospettiva più lontana, quasi sfumata, si delinea l’orizzonte con la raffigurazione di montagne più o meno alte, che delicatamente si attenuano con le nuvole, in un cielo nuvoloso nella stagione autunnale o invernale, o un cielo azzurro nel periodo primaverile o estivo.
Il decoro a Paesaggio realizzato dal Laboratorio Ceramiche Liberati su vasi, anfore, piatti, mattonelle, centrotavola e altre ceramiche decorative da sempre ha una doppia funzione espressiva: quella emozionale, perché rappresenta l’Italia e la regione Abruzzo, e quella estetica, perché evidenzia la bellezza naturale del paesaggio italiano e abruzzese, rendendola eterna.
Tipologie di paesaggi su ceramica realizzati dal Laboratorio Ceramiche Liberati:
Di seguito vi elenco i principali tipi di paesaggi dipinti sulla ceramica dal Laboratorio Liberati. Si tratta di una semplice classificazione, effettuata dal sottoscritto insieme alla gentilissima Assunta Liberati nonché regina della tecnica “a pennello” che insegna volentieri a i corsisti del modulo di Decorazione su ceramica.
Paesaggio campi e montagne su ceramica:
Questa tipologia di Paesaggio, ritrae principalmente campi coltivati in in pianura che man mano vengono sfumati con colline, per arrivare minuziosamente alla raffigurazione delle vere montagne abruzzesi che si sfumano con il cielo. Oltre a rappresentare un lungo processo di “addomesticamento della natura”, il paesaggio dei campi, chiamato anche agricolo, racchiude nella sua funzione comunicativa anche la storia contadina e dell’uomo stesso, attraverso la raffigurazione di casali e costruzione agricole in mezzo ai campi. Questa tipologia del Paesaggio viene solitamente dipinta sui piatti, vasi, centrotavola,..nella sua semplicità racconta non solo l’Abruzzo, che rimane sempre il tema centrale di Paesaggi di Ceramiche Liberati, ma un po’ tutta l’Italia.
Paesaggio marino e Trabocchi:
I trabocchi sono macchine da pesca ovvero costruzioni su palafitte che poggiano sui fondali marini e/o sugli scogli, utilizzati per pescare. La struttura del trabocco viene retta da cavi e travi non completamente collegati tra loro, dalle piattaforme si staccano le antenne, che sostengono le reti necessarie per la pesca. Non vi sono trabocchi uguali tra loro, ogni costruzione si differenzia non solo per l’architettura, ma anche per dimensioni e per forma. Nel 1994 la Regione Abruzzo ha emanato una legge, per la promozione e il recupero dei Trabocchi nelle coste abruzzesi, considerandoli importante patrimonio culturale e ambientale. Il paesaggio marino di Ceramiche Liberati, quasi sempre accompagnato dalla rappresentazione del Trabocco abruzzese, viene dipinto a mano principalmente su piatti, ovali e mattonelle.
Paesaggio misto – mare, monti e natura:
La spettacolare posizione geografica dell’Abruzzo, che nei suoi paesaggi offre la possibilità di ammirare contemporaneamente la montagna, il mare, le pianure e le colline, la rendono una regione unica che si propone in un panorama meraviglioso e indimenticabile. La ricchezza dei terreni e la particolare condizione pedoclimàtica, fanno si che l’Abruzzo sia una delle regioni più famose d’Italia per la produzione del vino e dell’olio d’oliva. Come non inserire gli uliveti e i vigneti nel Paesaggio dipinto su ceramica? Principalmente questa tipologia del Paesaggio viene rappresentata sulle superficie piane che permettono una visione lineare e prospettica del panorama, come piatti, mattonelle, pannelli. Ma le abili mani dei decoratori del Laboratorio Liberati sono in grado di rappresentare al meglio il Paesaggio misto anche sulle forme più complesse come vasi, anfore e albarelli.
Bene bene, ora…oltre ad aspettarvi in Laboratorio per venire ad ammirare personalmente le ceramiche con il decoro a Paesaggio, vi consiglio di prendervi un minuto, ma anche qualche secondo, di tanto in tanto, per guardarvi intorno… veramente… siamo circondati da tanta, tantissima bellezza, che i ritmi frenetici sempre più spesso non ci permettono di goderne! Per concludere con diceva Marcel Proust:
“L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi.”
Non a caso, d’ora in poi ci sarà una giornata nazionale dedicata alla bellezza del Paesaggio italiano. Ora non mi resta che dirvi… alla prossima! …e mi raccomando #paesaggioitaliano
Vostro,
Mani.