Ceramica moderna e contemporanea:
l’arte di Giuseppe Liberati
Cari amici della ceramica,
dopo una breve pausa di meritato riposo torno a parlarvi della spettacolare arte della ceramica! Con l’articolo di oggi vi racconto la straordinaria bellezza dell’arte di Giuseppe Liberati, della sua visione prospettica sulla ceramica moderna e contemporanea di oggi. Chi segue il Laboratorio Liberati sui vari social, dove tra locandine di eventi e mostre, spiccano le creazioni del Maestro, ha già l’idea di cosa andrò a parlare. Proprio cosi, vi parlerò degli apprezzamenti espressi da critici d’arte, dalle istituzioni e dagli appassionati, sulle opere e le idee visionarie del Maestro ceramista Giuseppe Liberati.
Intanto, vi elenco brevemente le ultime Mostre dove ha esposto le sue opere:
- Mostra internazionale “Misericordiae Vultus” – Sesto al Reghena – Italia 2016/2017;
- Mostra internazionale d’arte contemporanea “Che dici Totò?” – Castel dell’Ovo – Napoli – Italia – 2017;
- Mostra personale di ceramica contemporanea “L’Essenza Materica – Giuseppe Liberati” – Istituzione Palazzo Farnese – Ortona – Italia 2017;
- Mostra collettiva d’arte “Quattro Maestri nelle Arti Visive” – Museo Michetti Mu.Mi. – Francavilla al Mare – Italia 2017;
- Mostra d’arte contemporanea “Nel segno della modernità di Ovidio” – MediaMuseum – Pescara – Italia 2017;
- Mostra d’arte contemporanea “Armonie” – Emozioni di note a colori” – Aurum – Pescara – Italia 2017;
- Mostra d’arte contemporanea “Nel Segno della contemporaneità” – Bottega d’arte – Camera di Commercio di Chieti – Italia 2017;
- “XLIV Premio Sulmona” dal 16 settembre al 21 ottobre – il Polo Museale Civico Diocesano – Sulmona – Italia 2017.
Prima di potervi parlare delle creazioni in ceramica moderna e contemporanea del Maestro, vorrei fare un breve accenno riguardo alla definizione che ci fornisce la letteratura sull’arte moderna e contemporanea. Nel campo artistico, specialmente per quanto riguarda la ceramica artigianale, è estremamente difficile se non impossibile definire i limiti tra il tradizionale e il classico, tra il moderno e il contemporaneo. Non è facile neanche stabilire dei criteri validi per poter valutare o definire lo stile di un manufatto o un’opera. La forma, la tecnica di modellazione, la rifinitura e il decoro si fondono e si alternano tra di loro nel momento creativo dell’artista. I ceramisti, come Giuseppe Liberati, arrivati ad un certo punto della propria carriera artistica, quando sembra che la ceramica non abbia più segreti, cominciano a sperimentare, a testare e a sovrapporre le tecniche, talvolta fino ad inventare stili mai pensati.
Come definire l’arte moderna e contemporanea
Per definire il concetto dell’arte moderna e contemporanea vi propongo una breve analisi prodotta in uno studio sull’arte del Centro d’Arte moderna e contemporanea della Spezia (CAMEC).
“Il termine arte contemporanea si riferisce generalmente all‘arte creata nel presente.
L’uso dell’aggettivo generico “contemporanea” per definire l’arte dei nostri giorni è dovuto anche in parte alla mancanza di una scuola artistica dominante o distinta riconosciuta da artisti, storici dell’arte e critici. L’espressione tende ad includere tutta l’arte creata dalla fine degli anni sessanta del XX secolo o, in alternativa, dalla presunta fine dell‘arte moderna o periodo modernista fino ai giorni nostri (anche se al giorno d’oggi ci sono artisti che creano arte moderna ed altri che creano in praticamente tutti gli stili o mode del passato).”
Per Giuseppe Liberati l’arte è il riflesso delle emozioni, dell’esigenza della società di scoprire e ammirare creazioni nuove dalla bellezza unica. Il Maestro da anni porta innovazione nel Laboratorio Liberati: è stato tra i primi in Abruzzo a lavorare la ceramica con la tecnica di cottura giapponese “raku”; è uno dei primi ad applicare i cristalli a grosso spessore alla ceramica grès; è uno dei pochi ceramisti che realizzano monumenti e sculture in ceramica di dimensioni importanti; quest’anno ha iniziato a sperimentare la stampa 3D ecc., potrei continuare ad elencare tecniche di lavorazione e decorazione nelle quali, il Maestro è tra più attivi ceramisti in Italia.
La nuova tecnica di decorazione della ceramica firmata Giuseppe Liberati
Una delle ultimissime sperimentazioni del Maestro è la sovrapposizione di smalti e colori resa particolare dall’effetto dato dagli “smalti a strappo”, il risultato finale apparentemente imprevedibile, è frutto di una lunga ricerca e sperimentazione nel campo della ceramica. Non posso addentrarmi nei dettagli per raccontarvi tutte le fasi di decorazione della ceramica con questa tecnica. Come per tutti i mestieri, anche gli artisti tengono cari alcuni dei propri segreti ? … e il Maestro per il momento vuole “tenerci sulle spine”. So solo dirvi che si tratta di una tecnica nuovissima e difficilissima da realizzare, ma una volta che l’opera è finita l’effetto è davvero unico con un’esplosione di colori spettacolare. In foto, che vedete qui sotto, vi presento l’ultima delle opere denominata “Frammenti cosmici” che ha realizzato Giuseppe Liberati con la decorazione di “smalti a strappo” e con la quale partecipa alla XLIV Edizione del Premio Sulmona. La manifestazione è aperta al pubblico dal 16 settembre al 21 ottobre 2017 presso il Polo Museale Civico Diocesano – Sulmona, dove sarà possibile verde dal vivo il pannello in ceramica, di dimensioni importanti (cm 120 x 124), realizzato in grès, ricco di applicazioni a rilievo e cristalli a grosso spessore.
Concludo l’articolo di oggi con la frase-motto di Giuseppe Liberati, che da anni lo accompagna nel suo successo artistico, e vi consiglio di visionare la categoria Ceramica moderna e contemporanea sul sito www.liberati.net per farvi un’idea su cosa sia l’arte della ceramica moderna:
“Come più volte ribadito, nel mio mestiere non c’è un punto d’arrivo e prefiggersi dei traguardi significherebbe limitare la creatività. L’unico impegno che ho preso con me stesso è quello di continuare per tutta la vita nel campo dell’arte e della ceramica, cercando di trasmettere agli altri belle sensazioni ed energie positive.”
Vostro, Mani.