Strumenti musicali natalizi: zampogne
e ciaramelle in ceramica
Amici della ceramica, ben ritrovati sul blog della ceramica!
Il Natale è alle porte! Qui, nel Laboratorio di Ceramiche Liberati, i nostri artigiani stanno lavorando tantissimo per realizzare gli “ordini” natalizi, sembrano i folletti di Babbo Natale 😉 e mi piace osservarli mentre realizzano e decorano a mano palline di Natale e i vari manufatti in ceramica ordinati per l’occasione! Oggi vorrei parlarvi della tradizione musicale natalizia che caratterizza la nostra regione Abruzzo, più precisamente degli strumenti musicali natalizi come la zampogna e la ciaramella. Un anno fa vi ho presentato il lavoro del Maestro Giuseppe Liberati, ovvero la realizzazione della primissima ciaramella in ceramica al mondo. Vi ricordate? Nel mio vecchio articolo dal titolo Melodia dei pastori: la prima ciaramella in ceramica! troverete tutte le informazioni sulle fasi di lavorazione della ciaramella in ceramica e dell’Evento di presentazione che si è svolto il 18 dicembre 2016 presso il Teatro Cinema Garden di Guardiagrele (Ch) Abruzzo – Italia.
Ciaramelle in ceramica come strumenti musicali natalizi
Tutti sappiamo che le regioni italiane da sempre vengono identificate per determinate caratteristiche distintive come il cibo, la lingua, l’arte e tradizioni regionali. Anche uno dei più piccoli strumenti musicali come la ciaramella, apparentemente sconosciuto, ha una lunga storia e rispecchia una tradizione pastorale secolare diventando anch’essa un elemento regionale distintivo. Difatti ogni regione ha la sua Ciaramella, che può differenziarsi a secondo degli stili e delle caratteristiche organologiche differenti, questo particolare piffero può essere definito come una famiglia di strumenti similari, piuttosto che come un unico strumento. In diverse zone dell’Italia, a seconda del dialetto, la Ciaramella viene chiamata in diversi modi: cornetta, ciaramedda, totarella, bifara, trombetta, pipìta, cialumbella, ecc. In alcune aree però il termine ciarammelle (Alta Sabina) o cirammeddi (Sicilia e Calabria) potrebbe essere utilizzato per definire la zampogna, proprio perché la zampogna sembra essere nata dall’accostamento di due ciaramelle unite da una riserva d’aria con un otre per rafforzarne il suono. “I Pifferari” sono musicisti che tradizionalmente appartengono alle regioni del Centro-Sud italiano: Abruzzo, Lazio, Campania, Lucania, Calabria e Sicilia. Nel periodo natalizio arrivavano nelle nostre piazze dove con zampogna e canto si esibiscono con melodie festose tipiche del Natale.
Suonare la Zampogna: arte e tradizione
Qui vi riporto il testo che presenta utili informazioni tecniche e qualche esercizio per apprendere l’uso dello strumento dall’articolo di Pietro Ricci “Costruttore di zampogne e caramelle”.
“Queste poche informazioni – integrale da alcuni esercizi musicali finali – spero siano utili per quanti vogliano iniziare a suonare una zampogna molisana “con chiave”. Esse sono un compendio del “Metodo didattico-teorico-pratico per suonare la zampogna e la ciaramella” da me scritto nel 1993. Il metodo venne usato, quale testo-dispensa, dagli iscritti alla Scuola di Musica per Zampogna che nel 1993-94-95 fu organizzato dal Circolo della Zampogna di Scapoli.”
La Ciaramella
Ho già detto in precedenza che la zampogna è essenzialmente uno strumento da accompagnamento e che va suonato insieme ad uno strumento solista, che nella quasi totalità dei casi “tradizionali” è la ciaramella, detta in dialetto biffera.
La ciaramella – cosi come le camme della zampogna – viene costruita in due parti collegate tra di loro:
- il fuso provvisto di fori digitali per la modulazione del suono;
- la campana.
Rispetto alle canne sonore a modulazione di suono della zampogna (ritta e manca), la ciaramella ha un numero maggiore di fori digitali e viene impugnata con entrambe le mani:
- le 5 dita della mano sinistra si articoleranno sui 4 fori superiori più vicini all’imboccatura e su quello posteriore per il pollice;
- le 4 dita della mano destra (pollice escluso) saranno posizionati sui rimanenti 4 fori inferiori.
L’ancia. La ciaramella ha un’ancia, che si presenta più tozza rispetto a quelle realizzate per la zampogna. Ogni modella di ciaramella ha un suo tipo di ancia, differente per dimensioni. La fabbricazione di quest’ancia è del tutto simile a quella delle ance per zampogna.
L’ancia della ciaramella viene tenuta direttamente tra le labbra del suonatore, che ha la possibilità concreta ed immediata di poter variare la tonalità dello strumento, in un intervallo che si avvicina sensibilmente al semitono. Ciò può avvenire:
- inserendo più o meno profondamente l’ancia nella canna dello strumento;
- inserendo più o meno profondamente l’ancia nella bocca;
- premendo leggermente sulle linguette con le labbra, o coi denti come se si volesse mordere.
Accordatura. Come per la zampogna, talvolta capita che dai fori presenti sulla biffera non fuoriesce l’esatta nota corrispondente al foro. Questo può accadere perché l’ancia non è stata perfettamente realizzata. Per correggere l’errata intonazione viene usata la cera d’api, cosi come già spiegato per i fori digitali dei charter della zampogna.
Oltre ai nove fori digitali, in prossimità della campana, è presente un foro supplementare che serve per l’eventuale accordatura dell’ultima nota, quella più grave. Chiudendo progressivamente questo foro supplementare, si ottiene il graduale abbassamento di tono della nota più grave.
Mentre la zampogna risulta abbastanza difficile a suonare a lungo con uno strumento accordato e con tonalità precisa, per fortuna, con la ciaramella, questo problema e di gran lunga più semplice da risolvere.
Sul sito e-commerce di Ceramiche Liberati sono già disponibili all’acquisto online Le ciaramelle in ceramica realizzate dal Maestro Giuseppe Liberati, un’idea regalo perfetta per gli amanti della musica. In particolare trovate ciaramelle con tre decori dipinti a mano: Arabesco, Fascia floreale e Oriente blu.
Per oggi vi saluto con questa frase che ha Natale diventa ancor più significativa:
“C’è musica classica talmente bella da diventare popolare e leggera, e c’è musica leggera talmente bella da diventare classica. Qu
ando la musica è bella è bella e basta.” Cit. Andrea Bocelli
A presto!
Vostro, Mani.